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Il gioiello è l’espressione dell’anima di chi lo indossa, l’artista è solo chiamato a interpretarla.

Con grande piacere ed entusiasmo Marco Mancini e la sua famiglia presentano questo progetto.

Da una grande dedizione, passione ed entusiasmo, siamo ora lieti di condividere, con soddisfazione, la creazione di un prodotto che può essere oggetto di ammirazione non solo per l’occhio di chi lo contempla, ma anche per chi lo indossa apprezzando il profondo e intrinseco significato di ogni minimo dettaglio.

LAUDAMUS VETERES, SED NOSTRIS UTEMUR ANNIS

Lodiamo i tempi antichi ma sappiamoci muovere nei nostri

Sulla base di questa frase di Ovidio, il Maestro orafo Marco Mancini vuole dimostrare il carattere, la forza, la bellezza e soprattutto la creatività nell’essere sensibile a tradurre l’irreale nel reale, lasciando invariato il sentimento e la storia racchiusa nelle opere riuscendo a trasmetterne l’essenza stessa.

La curiosità di Marco è basata su un elemento comune e costante dell’attenzione descritta da Ovidio per la “metamorfosi”, dove la trasformazione è descritta sempre con grande particolarità. Ovidio fa largo uso del “variato”, cioè il passaggio continuo a concetti molto diversi tra di loro, con forte varietà stilistica. Un narrar continuo che incastona tutte le storie in modo fluido e armonioso.

Con questo concetto, il progetto “Metamorfosi Collection” segue la fantasia e la sfida della storia universale in un oggetto unico che diventa piacere per l’armonia e i dettagli racchiusi nella originalità della fantasia.

La storia dell’Uomo è raccontata delle opere che lascia al suo passaggio

Marco Manicini

INITIUM SOMNIANDI

La nascita di un sogno

Il Maestro orafo Marco Mancini si avvicina al mondo dell’arte orafa per la prima volta nel 1978. Quell’incontro segnò il suo futuro e rivelò subito grandi abilità tecniche ed artistiche. La sua passione lo ha guidato in una ricerca lunga ed interminabile, per scoprire nuove tecniche e strumenti, che attribuissero sempre maggior pregio e splendore ai suoi gioielli. Questa stessa passione l’ha portato a produrre opere sempre più complesse e spettacolari quali: corone preziose, croci pastorali, reliquiari ed infine anche un libro dedicato alla propria città natale, dove il Maestro affonda le proprie radici.

L’ingresso dei figli che, (nel 2009 Alessandro e nel 2012 Sara), hanno deciso di seguire le orme paterne ed essere partecipi alla realizzazione di tali opere d’arte, ha dato al Maestro una nuova forza che ha deciso di portare la sua azienda, operativa da ormai trent’anni, ad un livello successivo: la creazione di un nuovo Brand riconosciuto a livello mondiale e rivolto al mondo del lusso.

Tutto affonda le sue radici nella tipica M del maestro che iniziò col nome di Marco l’orafo. Dopo la creazione del suo capolavoro “Navalia” raggiunge la maturità artistica e si avvicina all’uso della simbologia, per raccontare la storia dei suoi gioielli, determinante fu l’incontro nel 2002 con il Maestro Rosmundo Giarletta che più di un amico collega Marco lo definisce suo fratello d’arte. Da qui la seconda evoluzione del nome in: “MARCO gioielli d’arte”, affiancato dalla testa di leone che tiene tra le fauci un anello, (bitta da ormeggio) fedele riproduzione della scultura del Maestro Iacopo Dell’ Opera risalente al 1519.

ROYAL EYEWEAR

METAMORPHOSIS COLLECTION

Quattro modelli di occhiali, realizzati in tredici varianti, sono stati presentati in anteprima mondiale a Madonna di Campiglio, dal 3 gennaio al 10 gennaio 2015. Animati da coscienza storica e creature mitiche del pantheon greco, sono rispettivamente ispirati a due principali tematiche: Navalia e Poseidone al “Genius Loci”; Medusa e Argo al “Potere dello Sguardo”; il tutto legato tra loro da piccoli indizi iconografici.

La collezione Metamorfosi è stata realizzata in oltre un anno di ricerche, progettazione e lavorazione. Cinque persone hanno lavorato a ritmi serrati per un totale di 11.680 ore, impiegando circa 2 kg di nobile metallo 18Kt.

Sono stati incastonati 2125 diamanti di altissima qualità e fermati con 9000 microgriffe, per un totale di 69,06 ct. la collezione sarà limitata per un massimo di 30 pezzi per ciascuna variante (colore e modello), lasciando spazio ai nuovi modelli, così da rendere ancor più prestigiosa e rara ogni serie. Questo segna il carattere di ogni occhiale donandogli un’anima propria trasmessa dall’artista, che li rende unici, affascinanti e custodi di un alone di mistero celato in essi.

“Metamorfosi Collection” vuole inoltre segnalare con orgoglio che tutti i modelli sono stati realizzati interamente in Italia, meritando così il noto brand “MADE IN ITALY”.

GRADUS ET PROCESSUS

LE LAVORAZIONI

La fase principale è stata un’approfondita ricerca sul tema della “antica mitologia greca”, pilastro portante dei 4 modelli, sulla quale si basano le storie narrate dagli occhiali mediante l’uso dei simboli. Ciascun modello è stato realizzato con tre diverse leghe di oro 18kt. (Bianco, Giallo e Rosso).
I diamanti utilizzati sono tutti di altissima qualità, frutto di una selezione tanto lunga quanto severa: tagliati in maniera impeccabile per raggiungere un’elevata brillantezza, compresi tra i primi tre gradi della scala di colore (D-E-F) e con livelli di purezza notevoli (tra IF e Vs). Un occhiale è composto in media da 20 componenti in oro, divisi l’uno dall’altro; ricavati grazie alla “fusione a cera persa”: tecnica antichissima di largo impiego in oreficeria, risalente all’età del bronzo, padroneggiata già duemila anni fa da Greci e Cinesi. I passaggi di rifinitura risultano molto complessi e conferiscono alle parti trattate maggiore battitura e lucentezza superficiale.

A questo punto a seguito di un’accurata lucidatura si giunge alla fase di montaggio dei pezzi da saldare. Il tutto avviene con due passaggi in condizioni di assoluta pulizia: prima fissando i vari componenti al laser per poi saldarli a fiamma conferendogli maggiore tenuta ed affidabilità.
Ciascun modello è arricchito con incisioni, smaltature a fuoco o inserti ceramici. La prima tecnica consiste nell’arte di unire un materiale vetroso ad una superficie metallica, cosi da ottenere un contrasto armonioso tra la lucentezza del metallo e la trasparenza dello smalto.

L’origine di questa tecnica risale agli antichi Egizi, intorno al 2800 a.C., ed è un mezzo particolarmente attrattivo per esprimere la creatività artistica. I pregiati inserti in ceramica, sono invece interamente modellati a mano, sino ad aderire perfettamente nelle cavità precedentemente incise nel metallo, così da dar vita ad un dolce contrasto con le splendide traforature realizzate su lastra. A personalizzare i modelli contribuisce anche la presenza di una micro-scultura posta al centro degli abbellitori, raffigurante il dio o la creatura mitologica di cui l’occhiale ne descrive le gesta. Queste sculture riescono, grazie all’elevata quantità di dettagli, ad incantare l’osservatore che si lascia trasportare nel fascino della mitologia.
Anche gli acetati, che vanno a completare questa sublime opera, sono tutti realizzati appositamente da artigiani dell’occhialeria italiana, per sposarsi al meglio con l’alta fattura del prodotto in metallo prezioso.